Lettere del Governatore


HIGHLIGHTS – Gennaio 2024
Rotary Distretto 2041 - Rotary International

Milano, 1 Gennaio 2024

 

Desidero soffermarmi in questa lettera su due aspetti rilevanti della dinamica del Rotary, che spesso sono relegati in secondo piano.

Mi riferisco alla Cooptazione del socio e alla Rotazione degli Incarichi: sono due regole basilari che siamo richiesti di osservare diligentemente, per i vantaggi che comportano.

Quando si entra nel Rotary, si è cooptati, cioè il Club decide che siamo adatti a partecipare come Soci nell’Associazione: questo perché occorre che sia accertata la nostra completa accettazione dei 5 valori rotariani (Amicizia, Servizio, Diversità, Etica, Leadership), in special modo quelli sull’Amicizia e sulla Diversità, per i quali occorre verificare in modo inequivocabile che il candidato non sia divisivo, e quello della disponibilità al servizio, che è in ogni caso una condizione essenziale per essere soci.

Inoltre solo attraverso lo stabilirsi di un rapporto di vera fiducia fra Club e candidato, la cooptazione può avvenire.

La cooptazione però viene esercitata anche dopo l’ingresso nel sodalizio, per ciò che attiene l’assegnazione e la cessazione di responsabilità, sia a livello di operatività progettuale, sia a livello di incarichi nell’organizzazione (Club, Distretto, RI ecc).

A questo proposito è buona norma nel Rotary far ruotare i Soci nei vari incarichi loro assegnati, cercando di rispettare un massimo di tre anni di permanenza nell’incarico, salvo alcuni incarichi annuali come Presidente di Club (con poche eccezioni), Governatore di Distretto, Presidente Internazionale.

Questo perché si vuole assolutamente evitare che un incarico diventi patrimonio personale di qualcuno, con conseguente danno alla funzionalità dell’organizzazione e ai benefici che i soci ne possono trarre.

In termini di servizio, queste due caratteristiche sono parte del principio di “servizio al di sopra di ogni interesse personale”, in quanto prevengono le possibili conseguenze negative di una gestione troppo lunga della stessa responsabilità.

Il rotariano presta il suo servizio senza trarne alcun vantaggio per sé, sia in termini materiali, che in termini immateriali: certamente la soddisfazione di fare un buon lavoro è un grande beneficio per il Socio, ma è l’unico, e ciò che è importante è la sua capacità di scendere da cavallo al momento giusto, senza difficoltà, e senza personalizzare il successo maturato nell’ esercizio della responsabilità assegnata.

Il rotariano accetta il fondamentale principio che il servizio è un privilegio e non un diritto da difendere.

Ed in questo senso la Ruota comporta un utilizzo virtuoso della leadership, che viene esercitata favorendo l’inserimento del successore nella responsabilità che si cede, e contribuendo quindi alla formazione di nuovi leader rotariani.

Questo processo è molto utile per la formazione rotariana del Socio, che potrà successivamente essere convenientemente valorizzata, mediante l’assegnazione di incarichi nuovi e diversi.

A questo proposito trovo molto calzante il parallelo con gli artisti e le loro opere incompiute. La Pietà Rondanini è un buon esempio: Michelangelo l’ha lasciata incompiuta, quasi a voler permettere a qualche suo allievo di completare il capolavoro.

Ebbene è la stessa situazione per ogni rotariano che lascia un incarico: la sua opera non è finita, ma qualcun altro gli subentrerà e la porterà avanti, e certamente anche questo successore non riuscirà a completare il lavoro, lasciando l’opportunità di finire al suo successore. E così via.

Questo è il senso della rotazione degli incarichi nel Rotary in un contesto di continuità fra un leader e l’altro, ed è una delle caratteristiche del “servizio al di sopra di ogni interesse personale”.

In questi sei mesi, il nostro Distretto ha lavorato con determinazione per le celebrazioni del Centenario del Rotary in Italia, contribuendo al grande successo del Congresso programmatico, e mettendo le basi per la seconda fase, quella della ideazione, progettazione sostenibile ed avvio di progetti di impatto per la comunità milanese nelle tre aree di Giovani, Lavoro ed Ambiente.

Da gennaio sarà questo il fil rouge della attività di tutti Club, nel contesto di continuità con i prossimi anni rotariani, che è stato già definito ed assicurato.

Il nostro lavoro sarà passato ai nostri successori al 30 giugno, perché lo completino, proprio come avviene per le opere d’arte incompiute.

E lavorare per questo fine ci deve riempire di orgoglio, già sapendo che tanti di noi cederanno il passo ad altri, affinché portino a loro volta avanti il lavoro.

Conto su ciascuno di voi per realizzare appieno quanto descritto, che è uno dei tanti modi con i quali possiamo essere Agenti attivi di Pace.

Buon 2024, buona scelta e lancio di progetti su Giovani, Lavoro ed Ambiente e come sempre, buon Centenario a tutti.

Giulio Koch
Governatore
Distretto 2041 RI